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Giudecca
di Manfredo
Manfroi
©
(Presidente del
Circolo Fotografico La Gondola)
maggio 2004
20 Maggio | 11 Giugno 2004
Fra i tanti temi che
l’inesauribile iconografia veneziana offre, la Gondola ha scelto
quest’anno, per la tradizionale mostra presso la Cassa di Risparmio di
Campo San Luca, l’isola della Giudecca. Prospiciente la magnifica
passeggiata delle Zattere da cui la separa un largo braccio di laguna,
l’antico canale Vigano probabile foce di un fiume, l’isola della
Giudecca rappresenta forse la realtà più viva e contraddittoria nella
complessa vicenda del centro storico veneziano. Dopo anni di declino
iniziato subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’isola ha
via via recuperato insediamenti produttivi e abitativi. Cessate le
attività storiche che avevano caratterizzato una fervida attività
industriale sin dall’inizio del Novecento – Stucky, Herion, Junghans,
Dreher, nomi di chiara derivazione mitteleuropea che hanno fra l’altro
donato il caratteristico sky-line anseatico a tanta parte della riva
nord dell’isola, sono subentrate attività alberghiere di prim’ordine
come l’Hotel Cipriani, uno dei più esclusivi al mondo, e lo Stucky , di
prossima apertura , ricavato da parte della ristrutturazione
dell’omonimo molino, la cui mole gigantesca incombe su tutta l’isola.
Assai rilevante è stata l’edificazione di nuovi quartieri residenziali
spesso utilizzando preesistenze industriali che hanno consentito
l’insediamento di unità familiari provenienti dal centro storico e a
differenza di questo di contenere in termini più accettabili il
progressivo invecchiamento della popolazione veneziana. Esiste anche una
fervida attività del tempo libero attorno a gruppi sociali ben
organizzati come pure iniziative culturali di respiro internazionale che
gravitano attorno al complesso delle Zitelle. Nel suo insieme, la
Giudecca offre un’immagine di sé vivace e multiforme, una situazione
socio- economica in cui convivono innovazione e radicate tradizioni
limitando l’invadenza della cultura turistica in palese controtendenza
rispetto al centro storico. Di tutto questo la Gondola tenta di fornire
la sua interpretazione andando più per esempi simbolici che per
narrazione, soffermandosi sugli aspetti peculiari della vita quotidiana,
sulle novità architettoniche come pure sulla monumentalità insigne,
sugli aspetti più reconditi e quelli più caratterizzanti. Si è operato
per estrema sintesi, né poteva essere altrimenti trattandosi di un’area
vasta in cui la condizione di insularità ha impedito
l’omologazione al centro storico mantenendo intatte nel tempo
caratteristiche territoriali, sociali ed economiche altrove perdute che
si sono volute sottolineare tramite la fotografia affinché possano
costituire, oltre al pregio estetico e documentario, motivo di
riflessione e di speranza per una possibile soluzione dei problemi che
affliggono il resto della città.
20 May | 11 June 2004
Among all the themes
Venetian iconography can offer, la Gondola has chosen the Giudecca
island for its annual exhibition hosted by the Cassa di Risparmio in
Campo San Luca. Across from the magnificent Zattere promenade over a
wide branch of the Lagoon (once the Vigano canal, probably the mouth of
a river), the Giudecca island represents perhaps the liveliest and most
contradictory experience in the complex Venetian history. After several
years of decline following WWII, the island eventually started to
recover its productive and residential settlements. Long gone are the
major industrial activities that characterized the Giudecca island since
the beginning of the XX century: its shipyards, the Stucky mill,
Junghans watch factory, Dreher beer plant, Scalera movie studios have
given way to luxury hotels and apartment buildings, like Cipriani’s and
the renovated Stucky, or important complexes like the Zitelle for
cultural events, while several industrial areas have been converted into
residential buildings. Today the Giudecca presents a lively and
diversified image with its blend of tradition and innovation; its
insular location limits tourists crowds and allows a quality of life
where social and economic issues seems less harrowing than in the actual
historical center. The Gondola exhibition tries to offer its
interpretation of this reality by way of symbolic examples rather than
narration, through the observation of peculiar sides of the Giudecca
daily life, its architectural innovations and old monumentality, its
hidden aspect as well as most characteristic ones. It is necessarily a
synthetic view, since it is a vast area that, thanks to its insularity,
has preserved features that have disappeared elsewhere. We hope that,
beside its stylistic and documentary value, this exhibition may also be
an opportunity of consideration and hope for the solution of the
long-standing problems of the rest of our city.
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