CIALDE O MOKA?
di Carlo Petrini, “La Repubblica”
…,
il bipolarismo investe anche il caffè: cialda o moka?
La cialda è comoda. Niente da lavare, poco da pulire, qualcosa da
buttare.
La moka va lavata (peggio il consumo d'acqua o l'immondizia? Dilemma
degli eco-diligenti), ed è sempre sporca quando serve. La moka è
flessibile. La moka da 2 tazze fa anche 3 caffè, quella da 3 almeno 5. E
un sorso di caffè in meno non ha mai ucciso nessuno (Sindona docet).
La cialda, disciplinata e individualista, non cede: è un caffè.
La moka profuma la casa. Il profumo sale, non scende. Il caffè che
sale nella moka mormorando come il Piave, lo respirate da una stanza
all'altra, o vi accoglie sulla porta se l'hanno fatto mentre eravate
fuori.
Il
caffè che scende dalla cialda alla tazza profuma appena, giusto
il minimo sindacale. La cialda è facile. Niente da dosare o da pressare.
La moka è per chi modella la vita,
La cialda per chi crede nella taglia unica.
Vi
manca il gesto morbido che vi fa sentire quanta polvere mettere nel
filtro? Il vostro caffè-moka sembra una colata lavica o acqua
ristagnata nei portavasi?
La cialda è il futuro, per voi e le vostre relazioni sociali.
Autodeterminazione o delega consapevole?
Artigianale irregolarità tesa all'eccellenza o standard medio alti non
modificabili?
Discutetene davanti a un caffè. |