"La Gondola: Sessant'anni di fotografia a
Venezia"
Circolo "La Gondola" conclusione di
una microstoria
di Manfredo
Manfroi
©
(Presidente del
Circolo Fotografico La Gondola)
Gennaio
2007
L’età di mezzo: 1954 -1961
Nella seconda
metà degli anni ’50, mentre la fama della Gondola oltrepassa i
confini nazionali ( Daniel Masclet, fotografo e critico francese fra
i più noti, parla del Circolo come dell’“école de Venise”, sicuro
riferimento nel panorama europeo) continua la miracolosa fioritura
di talenti.
Gianni Berengo
Gardin, dopo un lungo soggiorno in Francia dove ha conosciuto alcuni
fra i migliori esponenti della scuola umanista francese – Willy
Ronis, Izis, Doisneau e naturalmente Henry Cartier-Bresson - torna a
Venezia e alla Gondola dove già aveva avuto modo di farsi
apprezzare.
Il Circolo
esercita un’influenza fondamentale sulle scelte del giovane
fotografo; inizia così la sistematica osservazione della città e dei
suoi abitanti staccandosi dagli stereotipi e dalla tradizione per
dar luogo ad una visione ironica e lieve talvolta intrisa di
pungenti annotazioni sociali.
Qualche anno più
tardi Berengo raccoglierà queste immagini in un volume, “Venise des
saisons”, forse il miglior esito della sua pur vasta produzione
editoriale.
Sempre a metà
degli anni ’50, incoraggiato dall’avv. Giacobbi, entra a far parte
della Gondola Giuseppe “Bepi” Bruno.
Di carattere
schivo e riservato, Bruno diviene amico di Gianni Berengo Gardin con
cui intraprende un viaggio nel Sud d’Italia da cui sono tratte le
immagini presenti nella mostra.
Con il passaggio
al professionismo Bepi Bruno interpreterà il paesaggio veneto con
accenti di nostalgia e di rimpianto.
Non meno
fondamentale la figura di Sergio Del Pero, muranese trapiantato a
Mestre negli anni ’30, rimasto profondamente legato al territorio
lagunare di cui descriverà la vicenda quotidiana con toni
pessimistici e disincantati.
Con altrettanta
partecipazione Del Pero osserverà il progressivo sfacelo urbanistico
della terraferma e primo fra tutti gli incombenti disastri
dell’inquinamento industriale.
Oggi a distanza
di quasi cinquant’anni le fotografie di Del Pero assumono
significati e valori quasi profetici.
Attorno a questi
campioni una schiera di autori meno prolifici ma non meno importanti
sotto il profilo della qualità:
Ennio Puntin
Gognan, uno dei ritrattisti più raffinati del Circolo,
Enrico”Gigi”Bacci talento eclettico e innovativo, Bruno Bruni che da
Casarsa dove ha abitato trasferisce nelle immagini veneziane la
lezione fervida ed appassionata di Pier Paolo Pasolini.
Intensa quanto
breve anche la partecipazione di un altro grande fotografo friulano,
Elio Ciol, che a Venezia trova modo di affinare il suo già notevole
talento specie nella descrizione paesaggistica che diverrà con gli
anni la sua cifra identificativa.
Altre
personalità di rilievo di quel periodo sono quelle di Carlo Trois
singolare figura multidisciplinare di fotografo, disegnatore e
pittore, Giuliano Tramontini, Libero Dell’Agnese, Claudio Mirante,
Livio Gaggio e Gigi Ferrigno. |