Il commento  



 

"La Gondola: Sessant'anni di fotografia a Venezia"

Circolo "La Gondola" conclusione di una microstoria
di Manfredo Manfroi © (Presidente del Circolo Fotografico La Gondola)

Gennaio 2007

Gli inizi: 1947-1954

Grande merito della Gondola, e sua principale caratteristica, fu l’allontanarsi dalla esercitazione accademica di stampo pittorialista e dal bozzettismo consolatorio e moraleggiante che salvo rare eccezioni costituiva la regola della fotografia d’anteguerra.

Pur senza raccogliere il messaggio neorealista particolarmente vigoroso al momento della sua nascita (1947) La Gondola virò l’osservazione verso innovative tematiche e ancor più verso nuovi percorsi espressivi.

Ne fu principale artefice  Paolo Monti, l’intellettuale di maggior rilievo nella storia fotografica nazionale, che ben aveva compreso le possibilità della fotografia di poter dialogare con le altre discipline figurative senza subalternità e in piena autonomia di linguaggio.

Le immagini che aprono la mostra testimoniano l’originalità del pensiero di Monti ancorché si avvertano gli echi di alcuni orientamenti europei (Subjective Fotografie) e americani (Minor White).

Al tempo stesso appare evidente lo svincolarsi, specie nel ritratto, dalla tradizione classica che poneva il soggetto al centro della scena e verso cui tutto doveva convergere; per la prima volta esso  è solo uno degli elementi della composizione spesso collocato in modo asimmetrico.

Assieme a Monti compaiono altri due fondatori del Circolo, Gino Bolognini e Luciano Scattola nei quali oltre a notevoli ricerche grafiche (“Nera e bianca” e “Rughe”) permangono evidenti tracce  della consuetudine prebellica e ancor più l’influenza della “chiave alta” tonale (“Appunti”, “Prime nebbie”, “High Key”) che costituiva il tratto somatico dell’altro grande gruppo coevo, ”La Bussola” di Giuseppe Cavalli.  

Oltre ai fondatori, il nucleo iniziale della Gondola è costituito da altri autori d’eccellente livello: Giorgio Giacobbi in cui si percepiscono gli echi della scuola umanista francese dei Ronis e Doisneau, Mario Bonzuan dalle raffinate visioni notturne a ricordare il suo maestro Ferruccio Leiss, Bruno Rosso, ed infine il giovane Fulvio Roiter che trasfigura la realtà con personalissimi accenti frutto di un’espressività che ha i suoi punti di forza nelle ardite composizioni e nelle scelte cromatiche.

Tutta la produzione dei primi anni è comunque caratterizzata dal grande rigore tecnico e formale che si accompagna alle novità degli argomenti: così è per l’asprigno reportage di Toni Del Tin, per le raffinate composizioni di Carlo Bevilacqua e Carlo Martignoni, per le innovative scelte di Carlo Mantovani, Federico Bondi, Antonio Are, Eugenio De Luigi, Federico e Riccardo Gasparotto nonchè per la sparuta quanto valida componente  femminile del Circolo rappresentata da Maria Sartori, Lavinia Ruggieri e Lucia Sisti.

 
 

top                                                                                                         

 

LA GONDOLA Circolo Fotografico VENEZIA All Rights Reserved © 2014