Autodidatta, si appassiona alla fotografia
sin da giovanissimo; viene a sapere in modo del tutto occasionale della
fondazione della Gondola e si precipita a Venezia per far vedere alcune
sue stampe. Il consenso è unanime e Roiter entra a far parte del
Circolo attirando in particolare l’attenzione di Paolo Monti che lo
elegge suo figlio spirituale. Raccolto un po’ di denaro, va in Sicilia
facente parte di quel Sud d’Italia considerato uno straordinario
“giacimento” iconografico dalla migliore fotografia italiana ed europea
e vi realizza un memorabile reportage dove il fatto narrativo viene
sublimato in una forma del tutto inedita, quasi perfetta. La Guilde du
Livre di Losanna gli pubblica nel 1954 “Venise à fleur d’eau”, una
visione romantica e accattivante della città, fuori dagli stereotipi
convenzionali, che lo impone nel panorama internazionale. L’anno dopo
è la volta di “Ombrie,Terre de Saint François” a consacrarlo
definitivamente. Sorprendono la qualità poetica della sua narrazione e
l’inedita osservazione della vita ma affiora anche il rigore compositivo
e la sorvegliata misura dei toni frutto della lezione della Gondola e di
Monti in particolare. Divenuto professionista, Roiter passa da un
successo all’altro che culmina negli anni ’70 con “Essere Venezia”, un
volume che raggiunge tirature eccezionali. Fulvio Roiter documenta da
par suo centinaia di siti del pianeta: Nord e Sud America, Medio ed
Estremo Oriente, Europa e naturalmente l’Italia. Dà continuamente prova
di una sensibilità cromatica e di un taglio compositivo del tutto
originali trovando la bellezza in ogni circostanza, qualità che farà di
lui un autentico capo scuola. Nel 1956 viene insignito dell’onorificenza
di A. FIAP; l’Archivio storico del Circolo conserva numerose stampe
originali tutte degli anni ’50. |