Veneziano di radici e di
pensiero è forse il fotografo italiano più conosciuto ed ammirato;
inizia la sua vicenda fotografica giovanissimo riprendendo gli aerei
presso il piccolo aeroporto del Lido. Vicende familiari e una certa
indipendenza caratteriale lo portano a trovare lavoro presso il negozio
delle zie in Calle Larga San Marco a poche decine di metri da Fotorecord.
L’incontro con la Gondola è inevitabile e il giovane Berengo ha modo di
farsi subito apprezzare; dalla Francia dove soggiorna per un lungo
periodo riporta un modo di fotografare fresco e originale che trova in
parte ispirazione nella fotografia di tipo”umanista” che fa capo a Willy
Ronis – suo maestro dichiarato – Boubat, Izis, meno a Cartier Bresson.
Nel 1965, anche su suggerimento di Romeo Martinez, passa al
professionismo e poco più tardi la Guilde du Livre di Losanna dà alle
stampe “Venise des saisons”, un suo volume di immagini veneziane
corredato da testi di Mario Soldati e Giorgio Bassani. E’ un successo
straordinario cui seguirà una carriera prestigiosa ricca di
collaborazioni con le maggiori testate giornalistiche ed editoriali
nonché la pubblicazione di oltre duecento volumi La fotografia di
Berengo si distingue per l’acuta osservazione della società, senza
prenderne in considerazione gli aspetti clamorosi ma indagando sulle
motivazioni profonde alla base dei singoli comportamenti. Memorabile
l’indagine sui manicomi, condotta da Franco Basaglia, che Berengo
racconterà in maniera straordinaria contribuendo non poco alla presa di
coscienza sulle terribili condizioni dei malati mentali nel nostro
Paese. Nel 1972 la rivista Modern Photography lo annovera fra i”32
World’s top photographers”. Le sue fotografie sono presenti nei più
importanti musei e fondazioni culturali del mondo; l’Archivio Storico
della Gondola annovera oltre quaranta vintage risalenti per lo più agli
anni ’50 e ’60. Gianni Berengo Gardin è insignito dell’onorificenza A.
FIAP e MFI (Maestro della Fotografia Italiana) ed è Socio Onorario
della Gondola. Vive e lavora a Milano. |