Antologica di Giorgio Giacobbi: Gli
spazi espositivi del Castello dei Pico a Mirandola (Mo) si
sono aperti il 15 dicembre 2007 per accogliere un’antologica di
Giorgio Giacobbi.
La
mostra è composta da trentadue immagini selezionate dal consistente
fondo presente nell’Archivio Storico del Circolo e rappresentano in
estrema sintesi il percorso artistico del nostro Socio Onorario.
L’opportunità di esporre presso il Castello dei Pico ci è pervenuta dal
responsabile della gestione mostre, l’amico Vanni Calanca, al quale
abbiamo proposto per prima l’opera di Giacobbi.
L’intento è infatti quello di valorizzare, attraverso manifestazioni di
sicuro prestigio come questa di Mirandola, le figure dei tanti che hanno
partecipato alle vicende della Gondola.
Giacobbi
è uno degli autori di spicco degli anni ’50 distintosi anche come
organizzatore delle varie Biennali di Fotografia attraverso le quali fu
possibile far conoscere a un vasto pubblico la migliore fotografia
internazionale.
Come
autore Giacobbi fu un eclettico; nel reportage si rifece al tono lieve e
ironico dei francesi sottolineato da Giuseppe Turroni sulle pagine di
"Nuova Fotografia Italiana" :
"Un reportage. di un tono delicato e suggestivo..(Giacobbi) ama certi
richiami cinematografici, da film francese in special modo".
Anche Guido Bezzola su
Ferrania ne sottolineò il valore: "L’assenza di parole inutili, della
concitazione retorica, della sottolineatura forzata, sono il segno di un
raggiunto traguardo, l’indicazione più sicura della coscienza di sé e
del proprio mondo ottenuta dall’artista… le sue immagini si ordinano, si
distendono, si compongono pienamente.. un mondo sommesso quello di
Giacobbi ma dal segno certo, dal tono esatto, indizio di una maturità
artistica compiuta, ricca di frutti presenti e futuri."
Ma
Giacobbi è stato autore più complesso di quanto possa apparire a prima
vista; da un lato affiora una padronanza stilistica ineccepibile
dall’altro una profondità di pensiero che travalica la realtà
rappresentata, anticipatrice in qualche caso di quella fotografia
concettuale che sia pure fra molte difficoltà si imporrà verso la fine
degli anni ’60.
La
mostra, composta esclusivamente da vintage in bianco e nero, offre
numerosi spunti di riflessione non solo sull’autore ma anche su di
un’epoca che non finisce di stupire.
Accanto
a Giorgio Giacobbi espongono i contemporanei Antonio Auricchio e Michael
Agel.
La
mostra resterà aperta sino al 17 febbraio 2008.
GIORGIO GIACOBBI (Venezia 1921) è stato
indiscutibilmente uno dei campioni della Gondola anni '50; autore
eclettico, si è cimentato con successo nei generi più impegnativi:
reportage, ritratto, ricerca, fornendo in ogni circostanza risultati di
ottimo livello. La sua fotografia assume le valenze più caratteristiche
e rappresentative dell'epoca; così, il reportage trova ispirazione nella
versione lirico/realista della scuola umanista francese, il ritratto,
dai tratti semplici ed essenziali, si colloca nella linea severa e
ispirata di Paolo Monti. Ma Giacobbi è anche anticipatore di molte
tendenze degli anni a venire come nell'interessante
"Juke Box in Venice"
che ricorda l'osservazione di Mulas (Bar
Giamaica) degli anni '60, ma anche lo sganciarsi dalla realtà oggettiva
come nella splendida
"Caffè Quadri".
Nel fondamentale volume "Nuova Fotografia Italiana" Giuseppe Turroni così
lo definisce "(Giacobbi) ama certi richiami cinematografici, da film
francese, in special modo nei paesaggi è di un incanto unico. La Gondola
dà con Giacobbi i suoi migliori frutti: il fotografo sa combinare la
grammatica con gli impegni nuovi divulgati dalla fotografia
internazionale." Le qualità di Giacobbi sono state riconosciute in
numerosissime occasioni: è stato recensito dalle maggiori riviste
dell'epoca, pubblicato anche fuori dell'ambito amatoriale, come nel
"Mondo" di Pannunzio. Nel 2001 La Gondola gli ha dedicato una vasta
antologica -La stagione della speranza- attingendo al fondo
fotografico presente nell'Archivio Storico; la mostra ha ottenuto un
lusinghiero successo di pubblico e di critica. Oltre che fotografo,
Giorgio Giacobbi è stato saggista, poeta e pianista jazz di ottimo
livello, ispirandosi al grande Bill Evans; con Paolo Monti rappresenta il
versante intellettuale della Gondola del periodo d'oro. Non a caso dopo
l'uscita di Monti nel '53, Giacobbi assunse la presidenza del Circolo che
tenne sino al 1960; durante questo periodo furono organizzate a Venezia le
famose Biennali di Fotografia che portarono a Venezia i maggiori autori
dell'epoca. Giorgio Giacobbi, che vive tuttora a Venezia, è socio onorario
della Gondola e collabora con i suoi articoli nel "Notiziario" del
Circolo.
Maggio
2003
GIORGIO GIACOBBI
(b. 1921, Venice) was undoubtedly one of the champions of La Gondola in the
50s.
An eclectic personality,
he has successfully tried his talent in different genres: reportage,
portrait, research, always with excellent results.
Giacobbi’s work has been
widely acknowledged, reviewed by major magazines and published beyond
amateurish circles.
Beside being a
photographer, he was an essayist, poet and excellent jazz pianist drawing
his inspiration from Bill Evans.
With Paolo Monti he
represents the intellectual side of La Gondola in its golden years.
After Monti left the Club
in 1953, Giacobbi became its president until 1960: during that period the
famous Photography Biennals were organized, which brought major
international artists to Venice.
Giorgio Giacobbi still
lives in Venice; he is honorary member of La Gondola and writes for its
newsletter. |