Venerdì 6 giugno alle h. 21 presso il CZ95 – Centro
Culturale Giudecca Zitelle 95 lo studioso e storico della fotografia
Marcello Sparaventi presenterà l’opera del grande fotografo ed ex socio
della Gondola Ferruccio Ferroni ( Mercatello sul Metauro 1920 –
Senigallia 2007 ) attraverso una video intervista che l’Autore rilasciò
poco tempo prima della sua scomparsa e la presentazione in CD ROM delle
schede dove Ferroni annotava tutte le caratteristiche tecniche delle sue
fotografie..
Di solito la fotografia di Ferruccio Ferroni viene
accostata inevitabilmente a quella di Cavalli; se è indubbio che la sua
formazione debba ascriversi al pensiero e alle sollecitazioni del
Maestro di Senigallia è anche vero che una lettura più approfondita
della sua opera fa affiorare, specie nel periodo che va dal 1952 al
1958, l’agire di Monti con il quale Ferroni fu legato da sincera
amicizia oltre che da una convinta partecipazione di pensiero.
Ferroni, la cui opera solo oggi è oggetto di studio e di
rivalutazione, è stato certamente il fotografo che meglio ha
interpretato le ansie di rinnovamento dei due grandi circoli – la
Bussola e La Gondola – nel problematico secondo dopoguerra.
Dall’iniziale filiale adesione al pensiero di Cavalli,
legato come si sa alla tradizione visuale italiana risalente al
pensiero crociano e alla pittura del primo rinascimento,
Ferroni guardò con crescente interesse alle proposte di Monti tese a
confrontare la fotografia con l’emergere della nuova temperie figurativa
italiana ed internazionale che finalmente, conclusi il conflitto
mondiale e la lunga parentesi fascista, poteva
affermarsi nel nostro Paese.
Ferroni, che fu socio di entrambi i Circoli, concluse una
prima volta la sua operatività fotografica nel 1958 allorché la
professione di avvocato, che esercitò sino al 1984, si fece più
pressante; riprese a fotografare da quella data con esiti ancora
soddisfacenti sebbene l’ambiente che lo aveva sollecitato in gioventù
fosse profondamente cambiato.
Marcello Sparaventi ci porterà in visione reperti
preziosi vale a dire l’ultima video intervista nella quale Ferroni
racconta la sua vicenda fotografica e poi farà vedere, sempre tramite
video, le schede (in tutto 251) sulle quali Ferroni annotava
meticolosamente tutte le caratteristiche tecniche relative alle immagini
scattate.
Materiale interessantissimo, anche alla luce dell’attuale
rivoluzione tecnologica, che non solo darà conto della preparazione dei
fotografi di allora ma anche di un modo di concepire anzi
“previsualizzare” i risultati dello scatto
ponendoli al servizio del pensiero creativo.
*Marcello Sparaventi* è nato nel 1969, vive a
Fano e lavora a
Pesaro; s’interessa di fotografia dai primi anni
’90 come
ricercatore e come storico.
Si è specializzato nell’organizzazione di mostre
curando in
particolare quelle di Ando Gilardi, Sandro
Genovali e dello
stesso Ferroni, quest’ultima con il critico
Roberto Mutti.